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[Rigenerazione di un particolare] Quale forma di garanzia si deve fornire ?


El mecanic

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Buongiorno Avv. Beccari.

Nel caso in cui noi eseguiamo una riparazione revisionando un organo completo ( motorino di avviamento, cambio, piantone completo di sistema servosterzo, ecc. ) quale forma di garanzia siamo tenuti ad offrire al nostro cliente ?

Se, per esempio, revisioniamo un motore sostituendo alcune parti (bronzine, pompa olio ) testando positivamente le altre ( pistoni, turbo, ecc. ), e dopo alcuni mesi di buon funzionamento, testimonianza del nostro corretto operato, il motore dovesse avere problemi legati ad un particolare non sostituito nel precedente intervento, siamo noi ritenuti responsabili in quanto abbiamo revisionato il complessivo o siamo responsabili solo per i particolari sostituiti ?

Presumo che se il tempo in cui il motore ha funzionato sia ragionevolmente lungo si debba fare una perizia al fine di stabilire se ci sono responsabilità e quindi se son dovuti risarcimenti, ma qualora il valore del bene, e quindi del danno, sia inferiore alla spesa necessaria per stabilire eventuali responsabilità, c'è un metodo diverso per stabilire chi deve pagare ?

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  • 3 settimane dopo...
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  • El mecanic

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  • Avv. Beccari Piergiorgio

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Miglior contributo in questa discussione

Grazie alla domanda che oggi andiamo ad analizzare, abbiamo la possibilità di iniziare ad affrontare un tema attuale come quello dei ricambi rigenerati.

Prima di entrare nello specifico della risposta, è opportuno svolgere qualche breve considerazione di premessa senza dubbio utile per l'esatta comprensione di quanto si andrà a scrivere.

Infatti, sia tra gli operatori dell'autoriparazione che tra i clienti stessi, con sempre maggiore frequenza si sente parlare di unità (o ricambi) ricostruite, revisionate, rigenerate, ricondizionate o scambiate.

Tale pluralità di aggettivi, si ricollega al termine  inglese "remanufactured" che nella nostra lingua non è di facile traduzione; e così, si può venire a creare confusione tra questo genere di prodotti e quelli usati o riparati.

Ad ogni modo, nel momento in cui parliamo di unità rigenerata (ad es. alternatori, cambi, centraline elettroniche, frizioni, motorini d'avviamento, turbo), occorre riferirsi a quella che, all'interno di una fabbrica appositamente attrezzata per la produzione in serie, è soggetta ad un procedimento di recupero che si concretizza in varie fasi: smontaggio e pulizia di tutte le parti, ripristino e controllo elettronico di quelle recuperabili, riassemblaggio e controllo finale.

Attraverso la suddetta lavorazione, si arriva ad un risultato ben preciso che è quello di rendere qualsiasi componente rigenerato del tutto equivalente ad uno nuovo ed in grado di assicurare prestazioni conformi alle specifiche di primo impianto.

 

Il vantaggio rappresentato dalle unità rigenerate è pertanto tangibile sotto il profilo economico.

E' vero che un pezzo nuovo assicura la massima affidabilità possibile ma non sempre rappresenta la scelta migliore per quanto riguarda il prezzo atteso che, in alcuni casi, le unità rigenerate possono permettere un risparmio anche del 40% sul prezzo di acquisto, a parte il rimborso del reso dell'unità guasta.

 

La riparazione, al contrario, rappresenta un intervento che ha, come scopo, quello di individuare i pezzi non funzionanti al fine di sostituirli, per poi procedere al rimontaggio dopo aver effettuato un'apposita ispezione su tutte le altre componenti dell'unità, le quali rimangono nel medesimo stato in cui si trovavano al momento del guasto.

 

Allora, è chiara la differenza tra unità riparata ed unità rigenerata: quella riparata, infatti, non viene rinnovata ossia non viene sottoposta a quel procedimento complesso che la riporta ad essere equivalente ad una nuova ma è solamente oggetto di un intervento diretto alla sostituzione delle parti guaste e non funzionanti, restando così esposta al rischio che su di essa possano verificarsi successivi ed ulteriori guasti dipendenti dall'usura di tutte quelle parti che, al momento della riparazione, erano state ritenute efficienti e, di conseguenza, non tali da essere immediatamente sostituite.

 

Tornando ora all'esame della fattispecie portata dalla domanda, a mio avviso e se ho ben inteso, ci troviamo di fronte non tanto ad una rigenerazione di un particolare ma, piuttosto, ad una vera e propria riparazione dell'unità guastata.

Infatti, l'operazione portata ad esempio dal lettore, viene definita come "revisione del motore" quando, in realtà, si tratta di una riparazione dello stesso: tale conclusione è ricavabile appunto dalla descrizione della lavorazione la quale si sostanzia nella sostituzione delle parti inefficienti e nel controllo positivo delle rimanenti.

Allora, per quanto relativo alle garanzie da fornire, occorre ritornare all'ipotesi già in precedenza trattata delle "riparazioni con fornitura di pezzi di ricambio".

In questa, si prefigura una vendita di ricambi montati, soggetti alla garanzia biennale del Codice di Consumo nei confornti del cliente-privato, con la conseguenza che il riparatore dovrà rispondere sia nell'eventualità di ricambio difettoso sia in quella in cui il pezzo idoneo è stato installato erroneamente.

Nel caso, ancora, in cui la riparazione venisse effettuata con l'impiego di ricambi rigenerati, troveranno applicazione le stesse norme di garanzia previste per i ricambi nuovi.

 

Quando l'officina è chiamata ad interventi complessi ed importanti, tanto sotto il profilo della competenza tecnica richiesta quanto sotto quello economico, è sempre consigliabile per la giusta tutela del riparatore e per trasparenza nei confronti del cliente, documentare in maniera specifica (ad es. in sede di preventivo) la lavorazione da effettuarsi, precisando ovviamente che si procederà, come nel caso della domanda, alla sostituzione di alcune parti inefficienti e che le altre ancora funzionanti al momento, potrebbero successivamente, a causa della loro usura, andare incontro a possibili rotture.

Inoltre, occorre fare attenzione anche alla terminologia utilizzata poichè anche una parola "non opportuna", giuridicamente parlando, potrebbe portare a interpretazioni ingannevoli e pregiudizievoli pe l'officina.

Se, come nella fattispecie della domanda, l'autoriparatore si limitasse a scrivere "revisione del motore" senza invece specificare nulla di più che valga a circoscrivere l'ambito effettivo dell'intervento (e quindi l'eventuale responsabilità), ecco che una tale locuzione potrebbe fare intendere che il motore non è stato semplicemente "riparato" ma, bensì, "revisionato" che, sempre sotto il profilo giuridico, è cosa completamente diversa.

 

Nell'eventualità, poi, che a distanza di tempo dalla eseguita riparazione, il motore dovesse avere nuovi problemi legati all'usura di quelle parti che in precedenza non erano state sostituite e il cliente chiedesse l'intervento in garanzia dell'autoriparatore, per determinare l'eventuale responsabilità di quest'ultimo, certamente occorrerebbe periziare l'unità per verificare se, in effetti, il guasto è dipeso dalle parti non cambiate, nel qual caso non sussisterebbe la responsabilità dell'officina, oppure se è dipendente da una causa riferibile al precedente intervento, con conseguente obbligo di ripristino in capo alla officina medesima.

Proprio per scongiurare contenziosi e discussioni con il cliente, la corretta documentazione dell'intervento nel momento in cui questo viene fatto, sotto il profilo tecnico e linguistico, aiuta a prevenire successive domande della clientela, proprio perchè delimitando fin da subito l'ambito dell'operazione eseguita, si diminuisce di molto la possibilità di eccezioni e/o contestazioni.

 

In definitiva ed una volta di più, l'autoriparatore è chiamato ad operare sempre tenendo presente che, per evitare il più possibile contenziosi con la clientela ovvero per farsi trovare pronto nel momento in cui questi dovessero comunque venire in essere, si rende necessario avere ben chiaro il "senso giuridico" di ogni attività svolta dal momento che, anche aspetti considerati in maniera supeficiale, come ad esempio parlare di revisione quando in realtà si tratta di riparazione, possono avere pesanti ripercussioni sull'attività dell'officina.

 

 

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