Questo è un messaggio popolare. car elettronic Inviato 8 Febbraio 2014 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 8 Febbraio 2014 Buon giorno Avvocato volevo sottoporle un quesito. Un'auto entra in officina per una riparazione (tagliando) ma al momento della prova, prima della consegna, subentra un problema tipo: rottura di un soffietto ammortizzatore, esempio su Mercedes Classe ML dal costo di piu' di mille euro E'chiaro che il soffietto si è rotto per usura data dai tanti km e non per negligenza dell'officina ma il cliente ha portato l'auto funzionante. Come dobbiamo comportarci? Chi ha l'onere di pagare la riparazione? In questo caso ho scritto come esempio "soffietti Mercedes", ma potrebbe essere qualunque altro componente dell'auto. La ringrazio anticipatamente per il tempo che mi dedicherà 15 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Questo è un messaggio popolare. Avv. Beccari Piergiorgio Inviato 13 Marzo 2014 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 13 Marzo 2014 Certamente, il quesito oggi in esame non è di facile soluzione dal momento che per i diversi aspetti che lo configurano, a mio avviso, non può essere data una risposta certa capace di risolverlo in maniera definitiva. Infatti, occorre individuare un modo di operare il più possibile in grado di tutelare l'officina in tutte quelle ipotesi in cui si dovesse verificare un problema come quello riferito dalla domanda. Ossia un guasto che si manifesta ad intervento ultimato, durante la prova su strada prima della riconsegna. E' bene subito evidenziare che si sta parlando in riferimento a guasti di tipo meccanico. Infatti, nell'ipotesi in cui durante la prova su strada, il veicolo dovesse incorrere in un incidente stradale causato da imperizia e/o imprudenza del soggetto alla guida, e quindi alla responsabilità dell'officina che aveva in carico la vettura, non sussisterebbe discussione in ordine al soggetto tenuto a riparare le conseguenze pregiudizievoli dell'accaduto che, in una simile evenienza, consisterebbero nella eventuale riparazione /sostituzione delle parti danneggiate nonché nel risarcimento per i danni sofferti da persone terze. Tornando ora al merito della domanda, da un punto di vista strettamente giuridico, è chiaro che una simile eventualità potrebbe portare a contestazioni da parte del cliente e, di conseguenza, sarebbe onere dell'officina riuscire a dimostrare che la rottura non è in alcun modo imputabile all'intervento eseguito dall'autoriparatore ma che, al contrario, è legato solo ed esclusivamente ad usura (come nel caso in esame) o, comunque, a cause differenti ma non riferibili all'opera dell'officina. Di sicuro, la prova suddetta non sempre potrebbe essere facile da fornire, con la conseguenza che l'officina dovrebbe poi risarcire un danno che la stessa non ha causato; e ciò solo perchè la stessa non è riuscita a dimostrare la propria estraneità all''accaduto. Pertanto, la considerazione basilare da cui partire per cercare di prevenire nel modo più efficace casi come quello in esame, è quella di documentare il più possibile lo stato della vettura ricevuta per l'intervento richiesto. In particolare, al momento dell'accettazione e della successiva preventivazione (sempre necessaria per ottenere il consenso scritto del proprietario/cliente all'esecuzione della riparazione al prezzo concordato) soprattutto quando la vetustà del veicolo è manifesta, l'autoriparatore dovrebbe non solo limitarsi ad individuare l'auto (ad esempio mediante l'indicazione del modello, della targa, dei chilometri percorsi ecc...) e le problematiche riscontrate dal proprietario/cliente ma anche eseguire un check up più approfondito su quelle parti che, proprio per l'esperienza dell'autoriparatore stesso, potrebbero essere maggiormente esposte al rischio di rottura conseguente all'usura. Rottura che potrebbe manifestarsi in qualsiasi momento e, quindi, anche durante il collaudo su strada eseguito dall'officina per verificare la corretta funzionalità dell'automobile a seguito dell'intervento eseguito. Così facendo, l'officina è in grado di ottenere due risultati immediati e molto importanti: da un lato, ha la possibilità di circoscrivere in modo preciso la tipologia di intervento necessaria per risolvere la problematica riscontrata dal cliente dall'altro, ha già informato lo stesso della possibilità che alcune componenti del veicolo, proprio perchè ampiamente usurate, corrono il serio rischio di una rottura anche improvvisa. In altri termini, una prima forma di difesa consiste appunto nel poter dare dimostrazione che l'intervento svolto in favore del cliente, in sede di accettazione e preventivazione ben descritto, nulla aveva a che vedere con la successiva rottura e, dunque, che quest'ultima non può avere alcuna relazione "tecnica" con quanto accaduto successivamente; così agendo, inoltre, ed a fronte di contestazioni del cliente, l'officina può sempre dimostrare di aver evidenziato, prima del guasto, possibili future problematiche relative a componenti dell'auto e dipendenti da un loro elevato grado di usura; ha in mano quindi un documento che testimonia lo stato del veicolo precedente la rottura. Ancora, una volta che si verifica la rottura, è sempre buona cosa procedere subito ad informare il cliente ed a verificare in maniera trasparente con lo stesso quanto accaduto. L'officina, in caso di contestazioni, deve mettere subito a disposizione del cliente il componente guastato così da poter permettere un eventuale indagine, attraverso un consulente nominato da entrambe le parti, diretta ad evidenziare le ragioni che hanno determinato la rottura. Risulta evidente che se l'officina si era preventivamente cautelata attraverso una documentazione specifica relativa all'intervento da compiersi ed allo stato della macchina, un'eventuale perizia non potrà non tenere in considerazione quanto evidenziato dall'officina in tempi non sospetti. E, pertanto, dare maggior fondamento alle ragioni dell'autoriparatore. In conclusione, la corretta gestione, sotto il profilo giuridico, di fattispecie come quelle oggi analizzate, ricade una volta di più nella sfera di diligenza dell'autoriparatore il quale deve essere cosciente che la propria tutela necessita sempre della possibilità di dimostrare le ragioni che la fondano. 10 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Questo è un messaggio popolare. wolf Inviato 13 Marzo 2014 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 13 Marzo 2014 Buon giorno, avvocato, e grazie infinite per le Sue complete ed illuminanti risposte ai quesiti che di volta in volta Le poniamo. Come Lei ha giustamente premesso, "il quesito in esame non è di facile soluzione", e se qualcuno avesse mai pensato che non lo fosse, dopo aver letto il Suo post si sentirà, senza dubbio, indifeso, scoraggiato e, potenzialmente, facile vittima dei propri clienti, siano essi in buona o in mala fede. Io non riesco neppure ad immaginare il tempo che mi ci vorrebbe per passare ai raggi x ogni auto che mi entrasse in officina, mettere per iscritto tutto ciò che di anomalo e/o usurato dovessi riscontrare, sperare di aver scrupolosamente controllato tutto ciò che compone un'autovettura (tutta la meccanica del motore, della trasmissione, dei freni, delle sospensioni, degli organi dello sterzo, della climatizzazione, e ancora, tutta la componentistica di natura elettrica ed elettronica, nonché lo stato della carrozzeria e della fanaleria) e quindi di far firmare il modulo di accettazione al cliente il quale, mi chiedo, sarà egli tenuto al pagamento della giornata lavorativa che mi occorrerà per il controllo pre-accettazione dell'auto e per la compilazione del modulo di accettazione? Ironia e provocazione a parte, Lei non crede, avvocato, che per salvaguardarci dall'eventualità oggetto della discussione, la Legge in questi casi pretenda da noi un pochino troppo? RigraziandoLa per la Sua cortese attenzione, cordialmente La saluto Alberto Quagli. 12 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bose Inviato 13 Marzo 2014 Condividi Inviato 13 Marzo 2014 a livello giuridico quello che dice Lei Avvocato è indubbiamente giusto e corretto. praticamente per la legge, noi autoriparatori quando ci portano una vettura per fare un tagliando,oltre a fare una radiografia esterna della vettura con segnalazione sulla scheda di eventuali graffi/gibolli/ecc..,dovremmo farla anche sulla parte meccanica mettendo la vettura sul ponte e verificare centimetro su centimetro la vettura.fatto questo dopo aver tenuto il cliente tutta una giornata in sala d'attesa procediamo a farle firmare il foglio di accettazione di lavoro.fatto questo,nel giro di un paio di ore facciamo il tagliando,ma ci siamo giocati una giornata di lavoro per verificare di non avere rogne future.ma qui come da topic iniziale il guasto,nonostante abbiamo buttato via una giornata di lavoro per controllarla centimetro su centimetro,offerto dieci caffè al cliente,succede l'impensabile e l'imprevedibile. in breve,sappiamo che chi ci lascia la propria auto ha già un pò di fiducia in noi,ma la strada per tutelarsi da responsabilità dovute al caso/usura o altro fa perdere tempo e tanto e non è retribuito.ma sicuramente non c'è alternativa.Buona Serata 9 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bose Inviato 13 Marzo 2014 Condividi Inviato 13 Marzo 2014 mentre scrivevo il mio post,hai espresso il mio stesso pensiero Alberto.Ciao 1 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cdr Inviato 13 Marzo 2014 Condividi Inviato 13 Marzo 2014 vorrei fare una piccola intrusione, forse anche un po' OT...... leggo e rileggo spesso queste discussioni,un po' a stento lo ammetto, lo scrivere politichese o avvocatese(con molto rispetto per chi esperto in materia) la maggior parte delle volte mi porta fuori strada,non ci capisco tanto, da umile meccanico con a malapena la licenza media stento a tenere il filo di quanto scritto..........anche se alla fine la maggior parte delle volte si riduce tutto ad una posizione precaria dell'Autoriparatore nei confronti del potenziale cliente che arriva in buona o malafede.......... chiederei se ogni tanto potreste scrivere un pizzico piu' comprensivo per i comuni mortali come me.........un po' piu', come si dice a volte, terra/terra. forse chiedo troppo, cmq grazie mi spiace tanto che la categoria sia penalizzata e poco assistita anche da questo punto di vista(giuritico), un'altro problema aggiunto ad altri 100-1000 odierni a chi con passione e spesso anche a fatica cerca di tirare avanti la baracca, forse un pizzico di agevolazioni non farebbe male........... 8 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
elmiki1 Inviato 14 Marzo 2014 Condividi Inviato 14 Marzo 2014 dovremmo esporre un cartello ben in vista .IN QUESTA OFFICINA SIETE ENTRATI CON UNA 500 MEDIOCRE ,NON PENSATE DI USCIRE CON UNA FERRARI FIAMMANTE. 1 5 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Amministratore Phoenix Inviato 14 Marzo 2014 Amministratore Condividi Inviato 14 Marzo 2014 Anche a noi è successo qualche caso ma per fortuna siamo sempre riusciti a far capire al cliente che la causa della rottura non era una nostra negligenza o a seguito di una nostra riparazione. E' già comunque anche successo di stare dall'altra parte, quando magari ero io il cliente che si ritrovava un guasto in più ad esempio sulla riparazione di un dispositivo non di nostra competenza. Credo occorra come suggerito dall'Avvocato Beccari cercare di trovare una linea corretta per entrambi in maniera da risolvere la questione senza perdere il cliente. Dalla mia esperienza ho comunque notato che il cercare di venire in contro al cliente ad esempio in casi come questi non può che portare cose buone.. la via legale o il voler a tutti i costi la ragione porta noie e non uno ma forse tre clienti in meno che entreranno in officina. Nel caso in cui oggi mi capitasse un problema del genere ed il danno fosse molto alto allora cercherei di procedere al nominare un perito esterno per valutare l'effettiva responsabilità, ma sempre in completa collaborazione con il cliente. Tra l'altro in questi anni anche solo pensando alle rigenerazioni forzate da fermi dei filtri antiparticolato su auto con più di 200.000 km, l'incognita è sempre dietro l'angolo.. in questo caso sicuramente è meglio prevenire informando il cliente in anticipo o meglio ancora evitare di dover fare questa procedura .. 1 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cdr Inviato 14 Marzo 2014 Condividi Inviato 14 Marzo 2014 dovremmo esporre un cartello ben in vista .IN QUESTA OFFICINA SIETE ENTRATI CON UNA 500 MEDIOCRE ,NON PENSATE DI USCIRE CON UNA FERRARI FIAMMANTE. anche questo e' sbagliato, ce' da fare molta attenzione, alcuni hanno l'officina cosi' piccola che non riescono a ENTRARE una macchina, e li il cliente si potrebbe rivalere Anche a noi è successo qualche caso ma per fortuna siamo sempre riusciti a far capire al cliente che la causa della rottura non era una nostra negligenza o a seguito di una nostra riparazione. E' già comunque anche successo di stare dall'altra parte, quando magari ero io il cliente che si ritrovava un guasto in più ad esempio sulla riparazione di un dispositivo non di nostra competenza. Credo occorra come suggerito dall'Avvocato Beccari cercare di trovare una linea corretta per entrambi in maniera da risolvere la questione senza perdere il cliente. Dalla mia esperienza ho comunque notato che il cercare di venire in contro al cliente ad esempio in casi come questi non può che portare cose buone.. la via legale o il voler a tutti i costi la ragione porta noie e non uno ma forse tre clienti in meno che entreranno in officina. Nel caso in cui oggi mi capitasse un problema del genere ed il danno fosse molto alto allora cercherei di procedere al nominare un perito esterno per valutare l'effettiva responsabilità, ma sempre in completa collaborazione con il cliente. Tra l'altro in questi anni anche solo pensando alle rigenerazioni forzate da fermi dei filtri antiparticolato su auto con più di 200.000 km, l'incognita è sempre dietro l'angolo.. in questo caso sicuramente è meglio prevenire informando il cliente in anticipo o meglio ancora evitare di dover fare questa procedura .. ho avuto esperienza diretta, ma un paio di volte e' stata dura accordare tutto, altro che salvare capre e cavoli, con tutta la buona volonta' di rimetterci non ce' stato verso di persuadere quelle menti contorte......... una volta mentre facevo riparazione,con motore a minimo,si ruppe la distribuzione, e' successo un casotto...... lui ammetteva di averla fatta cambiare da meno di un anno e il danno averlo provocato io..........il fatto e' che l'intervento non e' stato mai fatto e io non posso caricarmi sulle spalle tutti gli oneri di riparazione di una cosa che effettivamente non mi appartiene altro caso su Audi A4, dopo controllo e preventivo interventi sulla sospensione, metto fuori la vettura, giornata di marzo con sole caldo e venticello molto freddo, si crepa il parabrezza , a suo parere e' colpa mia....... dopo accesa diatriba decido di pagare io la sostituzione a patto che il materiale lo procuri lui............. lui non si e' piu' visto e dopo 2 anni il parabrezza e' ancora crepato :angry: altro che buonismo e voglia di rimediare,anche a costo di pagare cio' che veramente non ti spetta, a volte/spesso penso che certe cose/discussioni sono fatte proprio in malafede e da questo punto di vista non abbiamo uno strumento con cui difenderci :angry: 2 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Avv. Beccari Piergiorgio Inviato 14 Marzo 2014 Condividi Inviato 14 Marzo 2014 Gent.mi Lettori E' sempre cosa positiva che determinati argomenti generino un'accesa discussione in quanto testimoniano la volontà della categoria di approfondire aspetti relativi alla propria professione, non sempre facili da capire. Soprattutto, in tutti quei casi in cui le logiche "giuridiche" si devono confrontare con la realtà quotidiana di un mestiere. Ho letto con attenzione gli interventi apparsi sul forum seguiti alla pubblicazione della risposta relativa al guasto subentrato in officina e mi sia concessa la possibilità di rivolgere i miei complimenti per la chiarezza e la puntualità dei contenuti espressi. In effetti, come abbiamo ben capito, il tema trattato non è di quelli per i quali sussiste una soluzione univoca e certa. Piuttosto, è una fattispecie in cui il compito del legale è quello di aiutare i propri "clienti" cercando di dare loro quei suggerimenti di natura "giuridica" utili per poter reclamare una certa tutela. Ma, allo stesso tempo, ben comprendo che la trasposizione di simili consigli alla realtà quotidiana potrebbe condurre a notevoli "complicazioni" nello svolgimento del vostro lavoro (come peraltro da Voi ben specificato). Voglio tuttavia insistere, e non me ne vogliate, nel ribadire che l'aspetto giuridico di una fattispecie è fondamentale. E' la legge, infatti, che regola i diritti e i doveri di ciascuno di noi; soprattutto (e non dimentichiamolo mai) il vero diritto è quello che un giudice ci riconosce. Ciò significa che se un soggetto vuole vedere riconosciuti i suoi diritti, deve obbligatoriamente dimostrare le proprie ragioni, altrimenti si corre il rischio di avere ragione a livello teorico ma non a quello pratico. Se quanto appena detto è vero, allora è più facile comprendere il senso di quello che ho scritto. Ossia che i suggerimenti dati devono essere interpretati come "linee guida" ben sapendo che non sempre è possibile fare tutto in maniera diligente; strumenti che potete decidere se e come utilizzare anche in relazione alla Vostra esperienza, al rapporto con il cliente, ecc... Problemi come quello analizzato sono all'ordine del giorno nella vita di un'autofficina: si pensi, per fare un diverso esempio, alla possibilità che un cliente ci contesti la mancanza di oggetti di valore che lo stesso cliente asserisce di avere lasciato nella vettura a noi affidata (chiedendoci al contempo di risarcirlo). Tutti casi in cui, può essere difficile, veramente difficile, riuscire a provare di essere estranei all'accaduto e meno che non ci si sia premuniti in precedenza di una qualche "prova" a favore. Senza tralasciare il fatto che quando l'officina riceve una vettura, essa la detiene a titolo di deposito con la conseguenza che deve custodirla in maniera tale da poterla restituire senza deterioramenti o danni particolari. Quindi, a mio parere, non è la "Legge" a pretendere troppo; questa si limita a disporre principi che poi devono essere applicati ai casi concreti. Il bello (ed il difficile) del mio mestiere è proprio cercare di fare capire che le probabilità di vedere riconosciuti i propri diritti, aumentano di tanto in proporzione alle reali possibilità di dimostrare quanto si afferma. E queste ultime, siamo noi stessi a dovercele precostituire anche se, è chiaro, a volte sono richiesti parecchi sforzi. Un saluto caloroso a tutti i lettori, sperando che questi dibattiti possano risultare utili e costruttivi. 6 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
costa68 Inviato 14 Marzo 2014 Condividi Inviato 14 Marzo 2014 Grazie Avvocato, per il tempo che ci ha donato. Il suo scritto e' di grande aiuto per tutti noi. :oO: 2 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
car elettronic Inviato 14 Marzo 2014 Autore Condividi Inviato 14 Marzo 2014 grazie avvocato per il suoi preziosi consigli è chiaro che da oggi cercheremo di tenere bene gli occhi aperti 2 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
wolf Inviato 16 Marzo 2014 Condividi Inviato 16 Marzo 2014 Nell'unirmi al coro di ringraziamenti fattoLe dai colleghi per i Suoi preziosi consigli, mi viene spontaneo ripensare al titolo di quel famoso libro scritto da Marcello D'Orta: "io speriamo che me la cavo". Voglia gradire i miei più cordiali saluti, Alberto Quagli. 1 2 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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