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[Guasto subentrato in officina] Chi ha l'onere di pagare la riparazione?


car elettronic

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  • Avv. Beccari Piergiorgio

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Miglior contributo in questa discussione

a livello giuridico quello che dice Lei Avvocato è indubbiamente giusto e corretto.

praticamente per la legge, noi autoriparatori quando ci portano una vettura per fare un tagliando,oltre a fare una radiografia esterna della vettura con segnalazione sulla scheda di eventuali graffi/gibolli/ecc..,dovremmo farla anche sulla parte meccanica mettendo la vettura sul ponte e verificare centimetro su centimetro la vettura.fatto questo dopo aver tenuto il cliente tutta una giornata in sala d'attesa procediamo a farle firmare il foglio di accettazione di lavoro.fatto questo,nel giro di un paio di ore facciamo il tagliando,ma ci siamo giocati una giornata di lavoro per verificare di non avere rogne future.ma qui come da topic iniziale il guasto,nonostante abbiamo buttato via una giornata di lavoro per controllarla centimetro su centimetro,offerto dieci caffè al cliente,succede l'impensabile e l'imprevedibile.

in breve,sappiamo che chi ci lascia la propria auto ha già un pò di fiducia in noi,ma la strada per tutelarsi da responsabilità dovute al caso/usura o altro fa perdere tempo e tanto e non è retribuito.ma sicuramente non c'è alternativa.Buona Serata

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vorrei fare una piccola intrusione, forse anche un po' OT......

 

leggo e rileggo spesso queste discussioni,un po' a stento lo ammetto, lo scrivere politichese o avvocatese(con molto rispetto per chi esperto in materia) la maggior parte delle volte mi porta fuori strada,non ci capisco tanto,

da umile meccanico con a malapena la licenza media stento a tenere il filo di quanto scritto..........anche se alla fine la maggior parte delle volte si riduce tutto ad una posizione precaria dell'Autoriparatore nei confronti del potenziale cliente che arriva in buona o malafede..........

chiederei se ogni tanto potreste scrivere un pizzico piu' comprensivo per i comuni mortali come me.........un po' piu', come si dice a volte, terra/terra.

forse chiedo troppo, cmq grazie 

 

mi spiace tanto che la categoria sia penalizzata e poco assistita anche da questo punto di vista(giuritico),

un'altro problema aggiunto ad altri 100-1000 odierni a chi con passione e spesso anche a fatica cerca di tirare avanti la baracca, forse un pizzico di agevolazioni non farebbe male........... 

  • Grazie 8
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dovremmo esporre un cartello ben in vista .IN QUESTA OFFICINA SIETE ENTRATI CON UNA 500 MEDIOCRE ,NON PENSATE DI USCIRE CON UNA  FERRARI FIAMMANTE.

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  • Amministratore

Anche a noi è successo qualche caso ma per fortuna siamo sempre riusciti a far capire al cliente che la causa della rottura non era una nostra negligenza o a seguito di una nostra riparazione.

E' già comunque anche successo di stare dall'altra parte, quando magari ero io il cliente che si ritrovava un guasto in più ad esempio sulla riparazione di un dispositivo non di nostra competenza.

Credo occorra come suggerito dall'Avvocato Beccari cercare di trovare una linea corretta per entrambi in maniera da risolvere la questione senza perdere il cliente.

Dalla mia esperienza ho comunque notato che il cercare di venire in contro al cliente ad esempio in casi come questi non può che portare cose buone.. la via legale o il voler a tutti i costi la ragione porta noie e non uno ma forse tre clienti in meno che entreranno in officina.

Nel caso in cui oggi mi capitasse un problema del genere ed il danno fosse molto alto allora cercherei di procedere al nominare un perito esterno per valutare l'effettiva responsabilità, ma sempre in completa collaborazione con il cliente.

Tra l'altro in questi anni anche solo pensando alle rigenerazioni forzate da fermi dei filtri antiparticolato su auto con più di 200.000 km, l'incognita è sempre dietro l'angolo.. in questo caso sicuramente è meglio prevenire informando il cliente in anticipo o meglio ancora evitare di dover fare questa procedura ..

  • Grazie 1
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dovremmo esporre un cartello ben in vista .IN QUESTA OFFICINA SIETE ENTRATI CON UNA 500 MEDIOCRE ,NON PENSATE DI USCIRE CON UNA  FERRARI FIAMMANTE.

anche questo e' sbagliato, ce' da fare molta attenzione, alcuni hanno l'officina cosi' piccola che non riescono a ENTRARE una macchina, e li il cliente si potrebbe rivalere  :alien:

Anche a noi è successo qualche caso ma per fortuna siamo sempre riusciti a far capire al cliente che la causa della rottura non era una nostra negligenza o a seguito di una nostra riparazione.

E' già comunque anche successo di stare dall'altra parte, quando magari ero io il cliente che si ritrovava un guasto in più ad esempio sulla riparazione di un dispositivo non di nostra competenza.

Credo occorra come suggerito dall'Avvocato Beccari cercare di trovare una linea corretta per entrambi in maniera da risolvere la questione senza perdere il cliente.

Dalla mia esperienza ho comunque notato che il cercare di venire in contro al cliente ad esempio in casi come questi non può che portare cose buone.. la via legale o il voler a tutti i costi la ragione porta noie e non uno ma forse tre clienti in meno che entreranno in officina.

Nel caso in cui oggi mi capitasse un problema del genere ed il danno fosse molto alto allora cercherei di procedere al nominare un perito esterno per valutare l'effettiva responsabilità, ma sempre in completa collaborazione con il cliente.

Tra l'altro in questi anni anche solo pensando alle rigenerazioni forzate da fermi dei filtri antiparticolato su auto con più di 200.000 km, l'incognita è sempre dietro l'angolo.. in questo caso sicuramente è meglio prevenire informando il cliente in anticipo o meglio ancora evitare di dover fare questa procedura ..

ho avuto esperienza diretta, ma un paio di volte e' stata dura accordare tutto, altro che salvare capre e cavoli, con tutta la buona volonta' di rimetterci non ce' stato verso di persuadere quelle menti contorte.........

una volta mentre facevo riparazione,con motore a minimo,si ruppe la distribuzione, e' successo un casotto......

lui ammetteva di averla fatta cambiare da meno di un anno e il danno averlo provocato io..........il fatto e' che l'intervento non e' stato mai fatto e io non posso caricarmi sulle spalle tutti gli oneri di riparazione di una cosa che effettivamente non mi appartiene  :angry:

 

altro caso su Audi A4, dopo controllo e preventivo interventi sulla sospensione, metto fuori la vettura, giornata di marzo con sole caldo e venticello molto freddo, si crepa il parabrezza  :dimen:, a suo parere e' colpa mia.......

dopo accesa diatriba decido di pagare io la sostituzione a patto che il materiale lo procuri lui.............

lui non si e' piu' visto e dopo 2 anni il parabrezza e' ancora crepato  :angry: :angry:

 

altro che buonismo e voglia di rimediare,anche a costo di pagare cio' che veramente non ti spetta, a volte/spesso penso che certe cose/discussioni sono fatte proprio in malafede e da questo punto di vista non abbiamo uno strumento con cui difenderci  :angry: :angry:

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Gent.mi Lettori

E' sempre cosa positiva che determinati argomenti generino un'accesa discussione in quanto testimoniano la volontà della categoria di approfondire aspetti relativi alla propria professione, non sempre facili da capire.

Soprattutto, in tutti quei casi in cui le logiche "giuridiche" si devono confrontare con la realtà quotidiana di un mestiere.

Ho letto con attenzione gli interventi apparsi sul forum seguiti alla pubblicazione della risposta relativa al guasto subentrato in officina e mi sia concessa la possibilità di rivolgere i miei complimenti per la chiarezza e la puntualità dei contenuti espressi.

In effetti, come abbiamo ben capito, il tema trattato non è di quelli per i quali sussiste una soluzione univoca e certa. Piuttosto, è una fattispecie in cui il compito del legale è quello di aiutare i propri "clienti" cercando di dare loro quei suggerimenti di natura "giuridica" utili per poter reclamare una certa tutela.

Ma, allo stesso tempo, ben comprendo che la trasposizione di simili consigli alla realtà quotidiana potrebbe condurre a notevoli "complicazioni" nello svolgimento del vostro lavoro (come peraltro da Voi ben specificato).

Voglio tuttavia insistere, e non me ne vogliate, nel ribadire che l'aspetto giuridico di una fattispecie è fondamentale.

E' la legge, infatti, che regola i diritti e i doveri di ciascuno di noi; soprattutto (e non dimentichiamolo mai) il vero diritto è quello che un giudice ci riconosce. Ciò significa che se un soggetto vuole vedere riconosciuti i suoi diritti, deve obbligatoriamente dimostrare le proprie ragioni, altrimenti si corre il rischio di avere ragione a livello teorico ma non a quello pratico.

Se quanto appena detto è vero, allora è più facile comprendere il senso di quello che ho scritto.

Ossia che i suggerimenti dati devono essere interpretati come "linee guida" ben sapendo che non sempre è possibile fare tutto in maniera diligente; strumenti che potete decidere se e come utilizzare anche in relazione alla Vostra esperienza, al rapporto con il cliente, ecc...

Problemi come quello analizzato sono all'ordine del giorno nella vita di un'autofficina: si pensi, per fare un diverso esempio, alla possibilità che un cliente ci contesti la mancanza di oggetti di valore che lo stesso cliente asserisce di avere lasciato nella vettura a noi affidata (chiedendoci al contempo di risarcirlo).

Tutti casi in cui, può essere difficile, veramente difficile, riuscire a provare di essere estranei all'accaduto e meno che non ci si sia premuniti in precedenza di una qualche "prova" a favore.

Senza tralasciare il fatto che quando l'officina riceve una vettura, essa la detiene a titolo di deposito con la conseguenza che deve custodirla in maniera tale da poterla restituire senza deterioramenti o danni particolari.

Quindi, a mio parere, non è la "Legge" a pretendere troppo; questa si limita a disporre principi che poi devono essere applicati ai casi concreti. Il bello (ed il difficile) del mio mestiere è proprio cercare di fare capire che le probabilità di vedere riconosciuti i propri diritti, aumentano di tanto in proporzione alle reali possibilità di dimostrare quanto si afferma. E queste ultime, siamo noi stessi a dovercele precostituire anche se, è chiaro, a volte sono richiesti parecchi sforzi.

Un saluto caloroso a tutti i lettori, sperando che questi dibattiti possano risultare utili e costruttivi.

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grazie avvocato per il suoi preziosi consigli è chiaro che da oggi  cercheremo di tenere bene gli occhi aperti

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Nell'unirmi al coro di ringraziamenti fattoLe dai colleghi per i Suoi preziosi consigli, mi viene spontaneo ripensare al titolo di quel famoso libro scritto da Marcello D'Orta:

 

"io speriamo che me la cavo".

 

Voglia gradire i miei più cordiali saluti,

Alberto Quagli.

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