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Fiat trasloca e va in Olanda


autobas

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  • Moderatore

Bene tra i nostri politici e i sindacati ce l'hanno fatta ancora a far scappare una industria. Certamente il pesce Fiat puzza dalla testa ma il resto del pesce e il contenitore puzzano anche loro. Invece di piangere per la fuga della Fiat darsi da fare per offrire gli stessi vantaggi dell'Olanda e Londra questo no? Ancora non riesco a capire quali siano gli affari di importanza vitale di cui si sta occupando il nostro cosidetto governo. Sempre che esista e sia vivo :knuppel2: :knuppel2: :knuppel2: :knuppel2: :acci: :acci: :tickedoff: :tickedoff: :tickedoff: :tickedoff:

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Miglior contributo in questa discussione

  • autobas

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Miglior contributo in questa discussione

sede fiscale in Gran Bretagna..........chissa perke'  :fischio: :fischio:

 

http://www.ansa.it/web/notizie/specializzati/motori/2014/01/29/Fiat-Chrysler-utile-netto-gruppo-2013-sale-1-9-mld_9980477.html

 

sara' forse causa della pressione fiscale che ci sta' scacciando ??  :angry:

per questo non gli do' torto..........ormai da troppi anni, in Italia, il lavoro te lo devi comprare :tickedoff: :tickedoff: :tickedoff: quando invece dovrebbe essere il contrario  :dimen:

 

quasi/quasi emigro  :book:

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il lavoro in italia viene tassato al pari di un bene di lusso, come se possiedi una ferrari.  basta pensare quando ci costa alzare la serranda ogni mattina a noi piccoli artigiani. avete mai fatto 2 conti?  SII, pure io parliamo di circa 60 x cento vi sembra poco?  a me sembra tanto, ecco il motivo perche scappano da questo paese dove siamo governati da incopetenti e ladri. se potessi lo farei anchio  :angry: :angry: :angry: :angry: :angry:

  • Grazie 3
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Non mi stupisce. Il fine ultimo della politica (chiamiamola ancora così) è la totale deindustrializzazione di paesi in grado di competere e primeggiare su tutti come al nostro.

Chissà perché abbiamo sempre dato fastidio...

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Io voglio ringraziare i nostri "Politici" che fanno scappare dalla Italia chiunque lavora, ma allo stesso tempo grazie alla Famiglia Agnelli che nei periodi buoni ha preso tanto dall'Italia e dagli Italiani e adesso gli da il benservito.

  • Grazie 1
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non mi piace lo scarica barile, a mio avviso le regole sono regole e sono uguali per tutti e chi se ne và trova sempre una buona giustificazione per farlo anziche trovare una motivazione per restare.mi sembrerebbe più giusto,se si vuole farlo,criticare le scelte nei contenuti e poi analizzare bene da dove sono scaturite.non mi pare sia da oggi che qualcuno ha iniziato questo percorso.................se andate a leggere i dati sono anni che hanno il primato di veicoli importati ovvero di fabbricazione estera in Italia! detto questo mi sono sempre astenuto dal fare commenti di politica visto che mi pare che sia uno degli argomenti non attinenti il forum(mi pare che sia specificato nello statuto)ma a meno che non si dimostri che in questo paese ci sono stati dei colpi di stato i nostri amministratori sono sempre stati eletti dal popolo e non da extraterrestri. se andate a vedere le foto degli ultimi 50 anni di vertici intercomunitari i volti dei rappresentanti di stati esteri cambiano con una certa frequenza i nostri rimangono presenti nelle foto di gruppo almeno il triplo di quelli stranieri. a mio avviso questo significa pure qualcosa.

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  • Moderatore

Caro Ciorben a parte il fatto che siamo in off topic, tanto per non parlare sempre di auto, vorrei ricordarti che siamo andati più volte alle urne con referendum che si proponevano di cambiare il sistema Italia. Referendum approvati con maggioranze bulgare e nel giro di poche settimane ridotti a strame con semplici modifiche, non più Agricoltura bensì Politiche agricole  tanto per ricordarne uno. Li abbiamo eletti noi, ma la legge elettorale se la sono fatta sempre loro. Il marcio parte dalla assemblea costituente che ha scritto una costituzione piena di belle parole per segnare una crasi netta col fascismo, peccato però che si siano ben guardati dallo scegliere un sistema elettorale valido, e hanno resuscitato il sistema, non contenti dei danni fatti, che ha permesso al fascismo di prendere il potere. All'estero normalmente dopo due/tre mandati è finita, da noi li fanno senatori a vita, anche se sono drogati e mandano la finanza a comprare cocaina.

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ok ognuno ritiene che le sue argomentazioni siano le più attinenti,legittimo anche che si possa esprimere le proprie opinioni,magari suggerendo degli spunti di riflessione.  ps le parole hanno un peso a me non pare di ricordare in questa legislatura senatori a vita(se mi sbaglio fammelo presente) che hanno fatto ciò che scrivi e se altri lo hanno fatto e sono stati rieletti non è colpa del palazzo ma di chi li ha votati,con preferenza o in listini bloccati che bastava non votare se li contenevano al loro interno.

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Ospite Aricky

Se Fiat se ne va non fa altro che seguire l'esempio di migliaia (e dico migliaia) di altre industrie italiane. Ora questo dovrebbe essere spunto di riflessione per chi ha una responsabilità di governo. In un paese dove le regole cambiano da mattina a sera, dove volutamente le leggi non sono mai chiare (in modo da poter essere utilizzate a discrezione a seconda se sei scomodo o sei "dei nostri") è chiaro che devi avere un bel coraggio a rimanere (a meno che tu non abbia qualche amico nelle stanze dei bottoni). Se guardate le case autobilistiche europee, per rimanere in un campo che ci compete, hanno stabilimenti in tutta europa (francia inghilterra polonia perfino turchia) fuori che in Italia. Un motivo ci deve pur essere...

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bhe veramente il motivo dell'assenza degli stranieri è stato,questo lo dice la storia scritta non io,il veto posto da Fiat al loro ingresso sul territorio nazionale quando è stato il momento di realizzare gli stabilimenti negli anni in cui ciò accadeva. l'unica casa che tentò(se non ricordo male voleva farlo in sardegna in Sardegna ma potrei sbagliare) forte dell'appoggio del governo francese di entrare con una battaglia legale fù la Renault a cui fu poi  diciamo vivamente scosigliato di andare fino in fondo.  non pretendo di aver ragione ne che me la si dia per partito preso ma che le regole non chiare non le scopriamo adesso sono a loro volta figlie di qualcuno e a qualcuno hanno fatto molto comodo. se qualcuno si alza dal tavolo e se ne và solo perchè l'arrosto lo ha spolpato adesso è finito e sono rimaste solo le croste del formaggio si ricordi almeno che di quell'arrosto gli altri hanno sentito solo l'odore e forse manco quello.

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giuro che poi la chiudo qui(e se qualcuno ripulisce non mi offendo)se non ricordo male è stato fatto senatore a vita nove/dieci anni fà per cui non c'è da prendersela con chi è in questa legislatura. questo intendevo visto che non si accusa quelli passati ma quelli attuali di amministratori. anzi ciò conferma che i nodi arrivano al pettine adesso ma che chi voleva poteva vederli ben prima.(vedi nove/dieci anni fà quando fù nominato)

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  • Moderatore

Purtroppo i nostri politici soffrono tutti di miopia , non si accorgono neanche che gli ristrutturano casa o gliela pagano senza farglielo sapere  :D:oO: :oO:

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  • Amministratore

Se si discute con cognizione e magari non si mettono nomi e cognomi credo che non ci siano problemi a continuare..

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Ospite Aricky

Lasciando perdere i motivi ri riconoscenza, che in affari non sono mai esistiti da parte di nessuno (e dico nessuno), rimangono i motivi di opportunità, molto più appetibili da chi deve fare impresa. Le regole chiare servono a questo a creare sicurezza nell'opportunità che qualcuno può trovare investendo in Italia. Ma qui bisogna creare, non nascondersi dietro al fatto che quelli che neanche quelli che c'erano prima l hanno fatto.

E' chiaro che se, oggi come allora, la poltrona di comando serve solo a fare gli interessi di che sta lì seduto e non di quelli che è chiamato a rappresentare, non si va avanti. La storia insegna (dai romani in poi) che dopo il benessere e la corruzione arriva chi mette a posto le cose. E' il prezzo che ci toccherà pagare che mi spaventa, non tanto per me ma per quelli che mi subentreranno...

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FCA (Fiat Chrysler Automobiles) come tutte le aziende e non soltanto del settore automobilistico esiste ed esisterà concentrando in primo luogo l'obiettivo nella propria esistenza e quindi nei profitti per sè e pe gli investitori; è cinico, forse anche triste pensarlo, ma è così e gli avvenimenti di FCA ne sono dimostrazione

un Amministratore delegato ha l'obiettivo di garantire obiettivi di sopravvivenza e poi profitti, altrimenti le aziende muoiono ... un pò come le regole della matematica

 

credo che sia discutibile le modalità in cui, a volte, questi obiettivi vengono raggiunti e penso che quello che sta accadendo nel mondo in questo decennio non sia proprio un buon esempio di come vorremmo vivere e sopravvivere (almeno per me)

Inutile non pensare che le crisi creano miserie, ma anche occasioni uniche ed irripetibili ... le prime coinvolgono la gran massa delle persone che vivono di solo lavoro, le seconde si offrono a color che hanno quantitativi ingenti di denaro da investire

Pertanto quello che sta accadendo per molte aziende, inclusa la nuova FCA, non è una novità, ma assolutamente prevedibile; negli scenari di questo tipo poi incidono politiche economiche e sociali; nel caso della FCA mi sembra che la trattativa in Italia si sia condotta ai vari livelli in modo dilettantistico (oserei dire in modo scolastico); tutto questo ha permesso scelte di posizione che erano già in discussione; chiaramente il sindacato e governo Americano avranno avanzato qualche indiscutibile richiesta nella completa acquisizione di CHR, differentemente da quanto si è ottenuto nel paese di origine

Tra l’altro molto spesso l’AD di FCA ha ricordato che la storia non paga e quindi alcune delle scelte erano obbligate, pertanto quello che è accaduto era già scritto

 

Ma ci sono 3 momenti che ricordo bene del decennio passato su cui riflettere:

• la scomparsa dell’avvocato

• il progetto Fabbrica Italia

• la rottura con OPEL durante la trattativa di acquisizione

 

con la scomparsa dell’avvocato, si chiude un epoca, una storia, un ricordo, certamente le scelte coraggiose dell’avvocato e l’affezione alla sua città e all’Italia poco prima della sua scomparsa sono e rimarranno (almeno per me) storiche, eroiche e grandiose (sarebbe stato più facile e semplice una rinuncia all’azienda ed una protezione dei risparmi di famiglia)

 

il progetto Fabbrica Italia, aldilà delle ragioni del suo fallimento, ha sottolineato le scarse capacità organizzate e manageriali della politica, non sapendo affrontare, discutere e risolvere le prime crepe di una voragine senza fine

 

la rottura della trattativa con OPEL resta per insegnamento di come possono incidere le politiche economiche e sociali di un paese (in barba a tutti i principi di antitrust…)

 

ed in tutto questo posso soltanto dire e scrivere “che peccato !!!!”, … gli italiani sono riconosciuti in tutto il mondo per la loro tenacia, passione e dedizione, basta guardarsi attorno e comprendere che ci sono altri paesi anche emergenti che vorrebbero avere una sola parte della nostra inventiva …. Ma allo stesso modo riusciamo a sprecare e distruggere tanto e troppo, perché siamo al contempo anche un cattivo esempio (e qui si sprecherebbero allo stesso modo gli esempi)

posso semplicemente sperare che le nuove strategie di FCA (come ad esempio la rinuncia ad alcuni modelli destinati all’Europa e l’intensificazione di beni di lusso) possa comunque far rimanere i livelli occupazionali attesi (e da circa 4,5 ml di auto a 6ml per mantenere tutti gli stabilimenti, ce ne passano in mezzo 1,5ml)

 

Sono e resto comunque in disaccordo con la rinuncia alla storicità di un azienda perché alla lunga le risorse umane di un azienda sono e restano il reale valore di una multinazionale (e qualche impiego di risorse a costi bassissimi del SUD EST asiatico cominciano a far riflettere); e magari in questi contesti bisognerebbe ricordare la “Ferrero” che nel suo silenzio e nella sua poca apparizione nei mass media, è di fatto il vero esempio positivo di come si può conciliare politiche economiche, sociali, mantenendo inalterata la sua storicità (e poi ci sarebbe “lavazza” e tante altre..)

…. ma il mondo è fatto così, a volte gli obiettivi economici di impresa non si conciliano sempre con le aspettative sociali, mi chiedo soltanto se anche le risorse di FCA in America sono disposte ad interpretare la nuova azienda multinazionale come una parte anche Italiana oppure sono più radicali, protezionisti e storici di Noi ? e magari ripartiamo dalle motivazioni di fallimento della ex Chrysler nel corso dei tempi (troppo semplice ricordare soltanto i fatturati positivi in un mercato che comunque è in ripresa per tutti i produttori…)   

 

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