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Formula 1 - Ferrari F1 2012 cosa ve ne pare?


Phoenix

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La Rossa targata 2012 verrà svelata venerdì a Maranello.

 

- Sono le ore dei dettagli: l'ultimo sarà la posizione del tricolore

Può succedere che un pezzo sia difficile da montare. O che sia prodotto in ritardo. O che il logo dello sponsor sia diventato troppo grande per una carrozzeria sempre più snella. Problemi minori. L'ipertecnologia ha ridotto al minimo gli imprevisti, ma gli ultimi giorni di gestazione di una Formula 1 rischiano lo stesso di togliere il sonno. E quasi sempre ci riescono. «Alla vigilia della presentazione di solito facciamo l'alba», raccontano a Maranello, dove il 3 febbraio sarà svelata la Ferrari 2012: quella che nelle dichiarazioni d'intenti sarà rivoluzionaria e nelle ambizioni dei progettisti veloce almeno quanto la Red Bull. Mancano quattro giorni, che saranno frenetici come lo è stato tutto il mese, da quando il telaio ha superato i crash test fino all'ultima vite stretta nella notte tra giovedì e venerdì. Un ritardo rischierebbe di compromettere la stagione perché i test cominciano per tutti il 7 febbraio a Jerez de la Frontera: quindici giornate in totale tra Spagna e Mugello. Chi c'è c'è, gli altri saltano la preparazione.

- Meno 30 giorni. I telai:

A inizio gennaio i primi due telai erano pronti. Uno è stato consegnato alla Federazione internazionale per i crash test, l'altro è rimasto in fabbrica per proseguire il lavoro. Ogni squadra ha computer che elaborano le idee degli uomini e sistemi di simulazione che verificano il lavoro dei computer. Ma per controllare i simulatori (nel 2011 la galleria del vento del Cavallino era tarata male), c'è un solo modo: mettere la macchina in pista, farci salire un pilota e cominciare a percorrere chilometri. Alla vecchia maniera. Quello che la Ferrari ha fatto per tempo, durante le prove libere degli ultimi Gran premi dell'anno scorso, è stato sincronizzare la realtà virtuale della galleria con la dura concretezza dei circuiti. «Oggi gli inconvenienti sono ridotti al minimo - dice Mauro Forghieri, quattro mondiali vinti da direttore tecnico del Cavallino con Surtees, Lauda (2) e Scheckter -. Una volta, per quanto i calcoli fossero accurati, all'ultimo momento rischiavi di scoprire che qualche forma non era armonica. Un guaio. In Formula 1 vale il detto: "Chi mal comincia non sa dove sia"».

Meccanici a scuola:

Una Formula 1, non basta saperla montare. Bisogna anche imparare a smontarla, e poi a rimetterla insieme nel minor tempo possibile, come succede di dover fare durante un fine settimana di gara. La simulazione comprende l'addestramento dei meccanici. Ogni vettura è particolare, estrema, al limite del regolamento, diversa dalle precedenti. Per i ragazzi ai box è anche «facile» o «difficile» da montare. «Quella che stiamo completando è ritenuta piuttosto complicata», rivelano in Ferrari. Era inevitabile, date le premesse: una monoposto «rivoluzionaria» presenta soluzioni tutte da scoprire e da imparare a memoria.

- Il primo rombo:

Il motore montato sul telaio è stato acceso per la prima volta martedì scorso davanti a Fernando Alonso, a Felipe Massa e al direttore generale Stefano Domenicali. Un momento simbolico. Poi i piloti si sono calati nell'abitacolo per prendere le misure del nuovo sedile: quello sarà il loro «ufficio» per tutto il 2012, uno spazio angusto, adatto ai loro fisici da fantini, in cui trascorreranno oltre 200 ore. «Ci sono stati casi estremi in cui il cockpit era così stretto che i piloti si ferivano - ricorda Forghieri -. Ivan Capelli si lamentava quando era alla Leyton House progettata da Newey: per entrare era costretto a incrociare le gambe».

- Il battesimo:

La scelta definitiva del nome è prevista per oggi. Secondo tradizione la Ferrari battezza le Rosse con la lettera «F» seguita dall'anno o con sigle legate a eventi e ricorrenze. La F60 (nel 2010) ricordava le partecipazioni ai campionati di F1, la 150º Italia (2011) celebrava l'unità nazionale, la F2003 GA era dedicata a Giovanni Agnelli. La prossima Ferrari si chiamerà con ogni probabilità F12 o F2012.

- Le ultime 24 ore:

Il lavoro comincia nell'area montaggio. è come comporre un puzzle: l'idea finale è chiara, esiste nei disegni, nei modelli messi nella galleria del vento, nelle teste dei progettisti, ma arrivare a piazzare tutte le tesserine sembra un lavoro interminabile. Il rischio di sbagliare? Forghieri lo esclude: «Anche le squadre più piccole oggi hanno strumenti di verifica che eliminano gli errori. Gli ultimi giorni sono drammatici: un fornitore in ritardo, due pezzi che non si incastrano bene, calcoli imprecisi. E magari te ne accorgi poche ore prima che arrivi la stampa». L'ex dt ricorda un episodio: «C'era un problema con lo sterzo. I meccanici smontarono e rimontarono a tempo di record, ma quando spinsero la macchina fuori dal box si accorsero che sterzando a destra le ruote giravano a sinistra». Concluso il puzzle, vengono applicati gli adesivi. L'operazione più semplice del mondo si complica se, per esempio, il logo che dovrebbe finire sull'ala anteriore viene oscurato da un flap che fino all'anno prima non c'era. Soluzione? «Si cerca una collocazione che rispetti il contratto - rispondono a Maranello -. D'altronde non possiamo dare in anticipo agli sponsor il progetto della vettura». L'ultimo a essere attaccato è il tricolore italiano: la sua posizione viene decisa dal presidente Luca Montezemolo. Dopo lo «stickering», la vettura viene affidata all'ufficio stampa per una sessione fotografica e quindi riconsegnata ai meccanici, che lucidano la carrozzeria e montano gomme pulite. Il lavoro è finito: la monoposto viene portata nel luogo dell'inaugurazione (il circuitino di Fiorano, accanto alla fabbrica) e coperta con un telo rosso. A quel punto il sole sta già sorgendo, racconta chi ha vissuto il rituale nell'ultimo decennio. Nel pomeriggio, meteo permettendo, i primi chilometri in pista. E dal 7 febbraio i test veri. L'avventura comincia.

(Fonte La Stampa)

 

 

http://www.youtube.com/watch?v=teHZQfOoKk8&feature=related

 

http://www.youtube.com/watch?v=8qGBpYRO2iw&feature=related

 

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A Fiorano... con la neve  :2funny:

 

http://a1.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash4/420071_362154103797192_285156778163592_1511743_533638652_n.jpg

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bella come sempre, spero riesca a regalarci......non solo la spendida foto sulla neve, ma anche qualche vittoria sull'asciutto  :)

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Bruttissima, ma se vince diventa bellissima!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! se invece non sara veloce diventera un cesso.

 

Saluti OIRAM. :oO:

 

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Ma la galleria del vento dirà il contrario, pero l'anteriore non è sicuramente fatto per tagliare l'aria come invece è il posteriore.Secondo un mio modesto parere l'anteriore presenta troppi spigoli che generano turbolenze, avrei preferito vedere lo stesso disegno che hanno fatto al posteriore.Però se gli ingegneri dicono che va bene...speriamo che vinca.. :afro: :afro:

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  • Amministratore

http://a5.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash4/405589_10150632393626970_24712846969_11411223_1334716625_n.jpg

 

http://a5.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash4/s720x720/396262_10150632394006970_24712846969_11411228_38641481_n.jpg

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Quello scalino sul muso è veramente inguardabile...

lo dico piano, penso sia stato messo li appositamente x ridurre la spinta dell'aria sul casco del pilota e di conseguenza le turbolenze e i disturbi aerodinamici creati dallo stesso in quella zona, molto vicina all'ingresso dell'airbox.

certo ci vorrebbe la proiezione dei flussi aerodinamici x valutare meglio.

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  • Amministratore

complimenti per l'introduzione,da vero intenditore

Non è mio l'articolo, al fondo c'è la fonte di provenienza...

...L'avventura comincia.

(Fonte La Stampa)

 

Lo scalino sul muso deve aver a che fare con il nuovo regolamento e la sicurezza..

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sembra uno spazzaneve,  :2funny: bruttina ma' speriamo veloce e affidabile, sicuramente alonso sapra' sfruttare la bruttezza dell' auto.

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